Quel sogno si è realizzato e al suo ritorno ce lo racconta il nostro amico Flavio Carato di Amotomio che ha avuto l'onore e il piacere di partecipare a questa sfida.
Per Daniele Restelli, Saronnese, classe 1958 l’idea diventa realtà quando nel box arriva un Gilera 50 5V del 1972.
Con lo stesso “motorino” ha raggiunto il sogno di tentare il record durante la Speedweek di Bonneville.
Sembra una cosa facile, ma Daniele non è un pilota, bensì un motociclista di tutti i giorni come molti di noi, alle spalle non ha sponsor e per di più la sua avventura è stata realizzata grazie alla collaborazione di amici non professionisti del settore.
Una sorta di efficace “Armata Brancaleone” dove ognuno ha dato il proprio contributo secondo le personali inclinazioni, non necessariamente quelle lavorative.
Daniel Abbate ha messo in campo le sue conoscenze sul motore a due tempi, Domenico Dotta quelle di saldatore, Fabrizio Filippini, Giuseppe Carena le loro nozioni tecniche ed esperienze logistiche e Flavio Carato come Media Partner per aMotoMio.it
Tutti intorno alla moto nelle sere d’inverno in un freddo garage dove a colpi di lima, trapano e flessibile “Speed-ITA” prendeva forma.
Telaio e ruote di serie, un motore della stessa marca della moto originale, ma più recente e con raffreddamento ad acqua e poi tanta fantasia per creare questo piccolo Frankenstein dalla rossa carena.
Un nome a richiamare del sano patriottismo con un “Speed” che voleva essere di buon auspicio.
Incredibile l’emozione di calpestare per la prima volta quella bianca distesa dove Burt Munro, ispiratore di Daniele, ha creato un mito per molti.
Noi come lui, semplici e inesperti, quasi impreparati a un evento dove improvvisare, è d’obbligo, ma solo un’attenta pianificazione può dare il migliore risultato.
Eppure ci abbiamo provato, ne abbiamo provate di tutte, abbiamo affrontato errori e sfortuna con il sorriso e la collaborazione tra di noi, uniti come una vera squadra, seppur ridotta all’osso.
Poca esperienza, pochi mezzi e un po’ di sfiga ci hanno fatto capire che il sale non perdona e che, soprattutto non lo puoi capire se non lo vivi.
Ci abbiamo provato a battere il record per la categoria 50 cc parzialmente carenate, era alla portata, ma qualche piccolo errore di valutazione, altitudine per prima, non ci ha permesso di raggiungere i 133,00 km/h necessari per entrare del libro dei record.
Siamo stati abbastanza lontani, ma intense sono state le emozioni per la partecipazione a un evento che va oltre la logica immaginazione.
Siamo soddisfatti dell’esperienza fatta, il sogno è stato parzialmente raggiunto, la sfida non è finita, solo rimandata.
Questo è il breve racconto che di chi ha vissuto questo sogno, ma tanti sono i dettagli che non ci ha raccontato, forse perchè è un pò geloso di questi ricordi che resteranno indelebili nella sua memoria, io vi posso solo dire che non sono riusciti nel loro obiettivo solo per sfortuna e poca esperienza, dato che il motore "suonava" davvero bene ...qualche problema di carburazione ha limitato la velocità finale.
Se siete curiosi e volete in racconto completo vi invitiamo a andare a leggere il report giornaliero.
Lo trovate su “Sfida a Bonneville 2017”
Il Diario di bordo, day by day qui: http://www.amotomio.it/biker-world/2651-sfida-a-bonneville-2017.html
Testo e foto di Flavio “Flap” Carato di aMotoMio.it
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