A meno che la giovinezza non sia una condizione permanente, il futuro è dei vecchi. Mi dispiace dirvelo: ma il futuro è non certo dei giovani, che sono sempre meno e sempre meno interessati al mondo dei motori.
Considerazione che ho fatto in questi giorni, mentre discutevo con mio figlio, che al classico motorino ha preferito l'ennesimo strumento elettronico.
Uno dei detti più usati è proprio quello che il futuro è dei giovani, ma in una società dove per svariati motivi le nascite sono in calo e l'aspettativa di vita si innalza ecco che questa affermazione denota tutta la sua falsità .
Giovani che sempre meno vivono il mezzo meccanico come strumento per acquisire quella libertà che altre generazioni hanno fortemente cercato, giovani che non hanno potere di acquisto, potere detenuto dagli anziani e quindi sono loro quelli a cui si rivolgono le aziende motociclistiche quando pensano a determinati modelli.
Vi siete mai chiesti come mai questa modo delle modern classic, questi numerose operazione di remake di marchi e modelli iconici sia delle 2 che 4 ruote, perchè vanno a fare leva sui ricordi di quei vecchi.
I cosiddetti vecchi, quelli nati negli anni 60 , che hanno una storia alle spalle e che hanno vissuto quel periodo, quando magari sognavano quei mezzi ma che non avevano i mezzi economici per realizzarli, ed ora che hanno acquisto questo potere , sono loro a dettare legge sul mercato.
La poetessa Wislawa Szymborska ha scritto: “Quando pronuncio la parola FUTURO la prima sillaba va già nel passato”. Bello vero? Bello e vero.
C'è di peggio. Si ritiene che le future generazioni non siano neppure interessate all'acquisto di un qualsiasi mezzo di locomozione. Questo già accade oggi, oggi, a Milano dove l'affitto di auto da forti segni di successo. Non acquistano: affittano.
ReplyDeleteSai una cosa? Sono contento di essere vecchio, perchè sono stanco di quello che ho intorno. Sono contento perchè ho vissuto gli anni dei Maico, Puch, Cz, poi Swm, Ancillotti, Laverda, Gilera, Caballero, Aspes, Fifty, Motron, poi Vfr, Fz, Gpz, Gxr (a olio)... E tutto questo svanirà nel tempo, come lacrime nella pioggia. Time to die.
Ecche te lo dico a fare?
Racconto e vivo quello che la mia vita, quindi è normale che il mio punto di vista sia quello di un "diversamente giovane" , in ogni caso il concetto di proprietà e proprio in declino per la mobilità.
DeleteE' hai ragione che tutti questi ricordi andranno svaniti ...noi abbiamo visto cose che voi giovani non potete nemmeno immaginare
tutto ciò che ha contraddistinto la fase giovanile della vita rimane per sempre, si continuerà ad ascoltare e preferire la musica di quegli anni, le moto e le auto di quegli anni.
ReplyDeleteNon deve preoccupare la mancanza di interesse per il possesso ,quanto la mancanza di interesse in toto.
Il mondo va avanti, a me sembra nella direzione contraria di come vorrei o come secondo me dovrebbe, ed anche io son felice di aver vissuto anni che hanno fatto la storia della musica, dei motori ,della società.
E ancora mi godo le mie moto...
"Ragazzi", ancora siamo tanti, e a quanto pare vivremo anche più a lungo, probabilmente più dei giovani similzombie che popoleranno il mondo fra venti anni... Vogliamo mettere come era più saporita la vita dei giovani di quarant'anni fà (ossia noi?), motori, sesso, mare, corteggiamento, amore, lavoro, amicizia, etc. etc... Nessuna invidia per il presente...
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