Le notizie che girano sul web sembrano annunciare la fine di una delle case motociclistiche più prestigiose al mondo , la Bimota.
Via le insegne e smantellamento degli dagli stabilimenti, rimangono solo un numero davvero esiguo di dipendenti più che altri addetti allo smaltimento dei resti di magazzino.
La casa riminese fu fondata nel 1973, da Massimo Tamburini, Valerio Bianchi e Giuseppe Morri aveva mostrato segni di rinascita, dopo i guai finanziari degli anni precedenti, infatti avevamo ammirato la Tesi 3D Race Cafe e la più sportiva Impeto , durante l'Eicma del 2015 . ma i successivi 2 anni sono stati pressoché privi di attività .
Loro puntavano sulla clientela estera che aveva maggiore disponibilità economica, infatti fuori dai confini italiani le Bimota sono molto apprezzate, ma questa strategia di mercato non ha portato i frutti desiderati .
Solo un piano industriale serio e organico può salvare l'azienda dal cessare la sua attività , ma sono dubbioso , a mio modesto parere si andrà verso una procedura di fallimento e dove il marchio verrà messo all'asta , e dopo numerosi tentativi, i diritti verranno acquistati a prezzi di saldo da qualche facoltoso appassionato ( e non sarebbe male ) oppure da speculatori stranieri , non mi stupirei se fossero ancora i cinesi a far loro un'altro gioiello italiano , cosi come è capitato per altri gloriosi marchi.
Una fine un pò triste per un marchio che ha segnato la storia del motociclismo mondiale.
Che peccato!!!
ReplyDeleteLa nuova proprietà non ha concretizzato la volontà di espansione e rinnovamento