Vi è stato un periodo quando le gare automobilistiche erano seguite e le auto che ci correvano facevano sognare per le forme subito riconoscibili, stiamo parlando delle Gruppo 5. Era una classificazione redatta dalla FIA per le competizioni automobilistiche che fu applicata a quattro diverse categorie durante gli anni che vanno dal 1966 al 1982.
In origine il regolamento di Gruppo 5 definiva la categoria delle Vetture Turismo Speciale (Special Touring Car), mentre dal 1970 al 1971 tale classificazione fu applicata alle Vetture Sport a tiratura limitata, con una cilindrata massima di 5.000 cm³. Questa categoria di vetture Sport fu ridefinita nel 1972 eliminando il numero minimo di esemplari prodotti e riducendo a 3.000 cm³ il limite per la cilindrata. A partire dal 1976 il Gruppo 5 definiva le Vetture di Produzione Speciale (Special Production Cars), una categoria di automobili da competizione di tipo Silhouette, basate su vetture omologate per la circolazione stradale.
In queste competizioni, tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, dominava lo strapotere della Porsche , tanto che indusse la BMW a sviluppare una versione da competizione della coupé E9. Così nel 1972 venne lanciata la 3.0 CSL, dotata di carrozzeria alleggerita di 130 kg (grazie all'impiego di cofani e portiere in alluminio, all'utilizzo di finestrini e lunotto in plexiglas e all'eliminazione di parte del materiale fonoassorbente), più adatta a fungere da base di partenza per la versione impiegata nel Campionato Europeo Turismo.
Alla fine del 1973, la CSLi subì una profonda evoluzione, sia meccanica che estetica: il motore da 3 litri fu rivisto in profondità e portato a 3153 cm³, con potenza massima cresciuta di poco (206 CV).
Per migliorare l'efficienza aerodinamica del modello venne sviluppato un kit comprendente parziale carenatura del sottoscocca, eliminazione dei paraurti, spoiler anteriore, alettone posteriore (di grandi dimensioni), deflettore sulla parte posteriore del tetto e strip motorsport rosse azzurre e blu. Le versioni dotate di questo kit (disponibile solo con le colorazioni bianco e argento metallizzato) erano soprannominate Batmobile.
La massiccia ala posteriore non veniva installata in fabbrica, ma messa nel baule e lasciata installare dal cliente, poiché in Germania non era omologata per uso stradale.
Quella che è ritratta in questa foto è stata restaurata e potenziata grazie a un turbocompressore Precision 6266 , intecooler e scarichi in titanio, la potenza sale a 503hp.
Photo credit Lerry Chen
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