La notizia di ha fatto scalpore questa settimana è la decisione di FMI la Federazione Motociclistica Italiana di non concedere la licenza ai propri piloti per le Road Race, in primo luogo per il prestigioso Tourist Trophy.
Subito la mente è andata a Stefano Bonetti (che noi abbiamo supportato in alcune iniziative lo scorso anno) che ha ben figurato in sella alla moto italiana Paton.
Confrontandomi con alti dirigenti della Federazione, abbiamo capito che la linea della dirigenza è mirata alla sicurezza degli atleti, quindi a prendere le distanze da gare tanto affascinati e ricce di storia ma che sono innegabilmente pericolose.
Parlando di pericolo tutte gli sport motoristici lo sono, è una caratteristica intrinseca della disciplina, quindi questa decisione è stata accolta dagli appassionati e addetti al settore con abbastanza malumore.
E infatti la Paton ha rilasciato un comunicato stampa dove conferma il suo appoggio al pilota italiano
"In seguito alle notizie, apparse in questi giorni sui principali organi di comunicazione, riguardanti la mancata concessione dei nullaosta ai piloti italiani da parte della FMI, Advanced Group srl – titolare dei marchi SC-Project e Paton - intende chiarire che, nel rispetto degli impegni presi con il pilota, con gli sponsor e con i tifosi, nulla cambierà in merito al supporto offerto al pilota ed amico Stefano Bonetti e che lo stesso rimane un punto fermo della stagione agonistica 2018 del team Paton SC-Project Reparto Corse.
Stefano, che vogliamo ricordare essere il pilota italiano più veloce di sempre sull’Isola di Man, avrà il supporto di SC-Project e di Paton con qualsiasi licenza voglia utilizzare per correre al Tourist Trophy. Saremo estremamente felici di poter far correre il pilota con licenza del suo paese di nascita, noi che facciamo della nostra italianità un vanto, ma saremo altresì disposti a fornire a Bonetti una Paton S1-R Lightweight ufficiale anche con licenza estera"
Infatti i piloti sono invitati dalla stessa FMI a organizzarsi in altro modo per partecipare alla gare in questione e che quindi non risolve la questione sicurezza da loro sollevata ma prende ufficialmente le distanze.
Stefano Bonetti deciderà il da farsi entro un mese , cosi come ha dischiarato in un'intervista, ma molto probabilmente lo farà con una licenza croata, per motivi burocratici e di costi relativi.
L'auspicio della Paton e di tutti gli appassionati per si possa rivedere la decisione, anche solo per i piloti che si sono sono distinti in campo nazionale ed internazionale e che hanno portato lustro alla Federazione stessa, sembra un mera illusione.
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