Questa è la copertina del primo numero di Cafe Racer che segna il ritorno in Italia di una rivista che per anni ha affascinato e stupito per contenuti e qualità fotografica e lo fà con la volontà di incuriosire, istruire e affascinare per la ricchezza delle informazioni, la qualità fotografica e la particolarità degli argomenti trattati. E' una rivista che potremmo definire “politically incorret” perché non ha paura di uscire dal coro, di fornire al lettore un punto di vista diverso, obiettivo, veritiero.
Con una cadenza bimestrale Cafe Racer è rivolta a chi ama sì le moto del passato, ma anche la meccanica in senso allargato e le dà una forte connotazione “spirituale” perché dietro a ogni moto c’è un uomo, una passione. Un prodotto editoriale serio, rigoroso, tecnico ma che è fatto da appassionati per gli appassionati. Il linguaggio non è “impomatato”: sfogliando le pagine di Cafe Racer vi sembrerà di aprire la porta dell’officina o del bar sotto casa. In queste pagine troverete tutta la cultura "garage" più vera., insomma come quello che avete trovato fin ora al Rocketgarage infatti sarò presente con un piccola rubrica insieme ai miei colleghi blogger
E' arrivato questa mattina, da me. Era ora. Gli ho dato solo una sfogliata e lo trovato "denso" (mi aspettavo meno roba) e ben fatto. Ho visto poi che ci sono tutti i Colonnelli dei Blog italiani, partendo dal Rocky. Bene. Promettente. Spero solo non sia il prossimo fuoco di paglia.
ReplyDeleteCome ho detto dall'altra parte nel blog dei colleghi io ho prenotato la mia copia all'edicolante di fiducia ...ma dimmi come come siamo venuti ? ;-)
ReplyDeleteC'è roba che non hai visto prima sulla rete ?
Beh ho visto velocemente, però direi bene. Si vedono i blog con alcune foto estrapolate qui e là , e c'é il testo redatto da voi.
ReplyDeleteVoglio dire: per chi (come lo è stato per me fino a due/tre anni fa) non ha mai bazzicato i blog, ma ha la passione per "certe" moto è un'informazione interessante (giovani leve soprattutto, ahime!). Io ho letto il tuo, e mi sembrava di averti davanti, quindi è ok.
...Sì c'é diversa roba che non ho mai visto in rete; altra (moto di copertina per es. oltre al Martini) già vista in rete però "rivista, corretta e approfondita". Sinora ottima impressione: pubblicità in termini più che sopprtabili (diversamente da altri, che ho smesso di acquistare). Quindi, mi piace. Oddio: si può sempre far meglio, intendiamoci...
ReplyDeleteAllora ha ragione mia moglie...scrivo come parlo ..e no so se è un bene
ReplyDeleteSi vede che allo scorso salone di verona non sei stato attento , quella in copertina era presente insieme ad altre belle moto allo stand 0571 Garage , ma credo che la maggior parte era distratto dalle signorine che facevano bella mostra dell mercanzia :-)
ReplyDeleteNo no, me la ricordo molto bene nel "parcheggio", ma l'ho vista diverse volte in Rete e su altre riviste. Infatti, merita. Che poi, fossi anche distratto, è verissimo!
ReplyDeleteNon penso sia "un male" scrivere come parlare, se uno poi parla bene e dice quello che pensa: io la chiamo "onestà intellettuale".
Io ho il problema di parlare (e/o scrivere) più velocemente di quanto penso, ma questa è un'altra storia...