Al grido "Non siamo mica fatti di zucchero" gli appassionati di cafe racer, scrambler e classiche si sono dati appuntamento per la quinta edizione del The Reunion, nonostante il maltempo.
Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, la quinta edizione di “The Reunion” (www.thereunion.it) è stata comunque un successo. La pioggia caduta insistentemente da venerdì a domenica non ha scoraggiato gli appassionati delle due ruote, che non hanno rinunciato a raggiungere il leggendario Autodromo Nazionale di Monza per quello che è ormai considerato uno degli eventi di riferimento a livello europeo per il mondo delle moto cafe racer, scrambler, special e classiche.
Secondo le stime degli organizzatori, la tre giorni – per la prima volta quest’anno l’evento ha avuto inizio già dal venerdì sera – ha fatto registrare in totale più di 9.000 presenze, un numero superiore alle aspettative considerato appunto il tempo che, se ha reso pressoché impossibile lo svolgimento della TAG Heuer Sprint Race, non ha impedito tuttavia ai visitatori di aggirarsi tra gli stand degli oltre 100 espositori alla ricerca di moto di tendenza e altre curiosità .
“Siamo davvero contenti – ha dichiarato Matteo Adreani, ideatore dell’evento – che nemmeno la pioggia sia riuscita a rovinare la festa. Gli espositori, anche quelli che partecipavano a ‘The Reunion’ per la prima volta, sono rimasti soddisfatti. Nella giornata di sabato, un po’ più clemente dal punto di vista meteorologico, le moto sono riuscite anche a fare qualche sprint per la gioia degli spettatori che riempivano la tribuna. Si è svolta invece regolarmente la Elf Dirt Race, quest’anno veramente “dirt”. Meglio di così, insomma, non avremmo potuto fare. Da oggi siamo già al lavoro per la prossima edizione, che vogliamo far diventare ancora più internazionale, promuovendo l’evento all’estero per attrarre ancora più partecipanti e racer stranieri”.
Molto forte è stata anche quest’anno la presenza del pubblico straniero grazie soprattutto alle rafforzate partnership con Sultans of Sprint – il più prestigioso e affascinante campionato europeo di accelerazione per moto vintage – oltre che con Glemseck 101 e Cafe Racer Festival, i più importanti eventi di settore a livello internazionale.
Nulla da fare invece per le varie corse in palinsesto. Per colpa della pioggia non hanno potuto gareggiare alle varie classi della TAG Heuer Sprint Race i circa 200 iscritti, di cui 30 donne, provenienti da 15 Paesi di 4 diversi continenti. Unica eccezione, la Elf Dirt Race – sfida in un ovale di flat track per motociclette con ruote tassellate scrambler – che, nel pomeriggio di sabato, ha visto trionfare nel fango Tommaso Valentino, in sella a una Royal Enfield Himalayan. Al secondo posto si è classificato invece Michele Giacché di Officine Sbrannetti, in sella a una BMW GS 1100. Medaglia di bronzo, infine, per Adelio Lorenzin, alla guida di una Fantic Caballero 500 Flat Track.
In assenza delle gare, l’attenzione dei visitatori si è concentrata tutta sulle iniziative e sulle novità presentate dagli espositori. Molta attesa c’era per le nove Yamaha XSR del programma Yard Built, sviluppate da altrettanti ‘customizer’ in arrivo da diversi Paesi in nome di una comune sfida: riportare in vita l’atmosfera del rally vintage con le creazioni XSR700 che prendono ispirazione dalle macchine Yamaha MX e Rally degli anni '70 e '80. Alla fine a primeggiare è stata la moto degli inglesi di Lamb Engineering.
Un notevole interesse si è registrato anche per i nuovi modelli presentati, come Indian FTR 1200, Zero SR/F, Triumph Speed Twin, Kawasaki W800, Husqvarna Svartpilen e Vitpilen 701 e Fantic Caballero 500 Flat Track.
Photo by @Luca Danilo Orsi
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