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Ducati Scrambler FT 1100


La Ducati Scrambler 1100 presentata dalla casa madre aveva perso quelle particolarità del carattere delle moto di Borgo Panigale, quindi una moto bella ma non emozionate , piacevole alla vista ma non abbastanza da farti battere il cuore, insomma sembrava quasi che tecnici e uomini marketing gli avessero tarpato le ali per creare un prodotto adatto un po a tutti quanti. Ma Marco Graziani di CC-Racing Garage ha voluto ridare personalità a questa moto e quindi si è messo a lavoro per creare una versione più cattiva ed elegante, ispirata alla moto da Flat Track realizzando un kit plug & play.    




Per questo progetto si è appoggiato a partner esterni con un know how tecnologico moderno di alto livello con la collaborazione di Lorys Cavazzi Della BCP Lab alla realizzazione di un modello 3d che gli ha consentito di lavorare e modellare al miglior modo tute le sovrastrutture di carrozzeria, per poi andare a stampare i prototipi con la stampante 3d.



Una volta terminata la scannerizzazione della moto hanno consegnato a un artigiano di altissimo livello Ajko il mezzo per la realizzazione del nuovo impianto di scarico.  Nel frattempo davanti ad uno PC hanno iniziato a disegnare la loro idee di scrambler con dei modelli 3d. 




Una volta terminato lo scarico è arrivato il momento della realizzazione del nuovo radiatore con forme e dimensioni differenti da quello di serie,  costruito da Claudio Rallo della Rc racing Radiators, il top sul mercato per la realizzazione di radiatori Acqua olio per auto e moto.


A questo punto rimane solo la realizzazione delle nuove piastre di sterzo delle pedane e di alcuni dettagli non meno importati, affidati a AEM Factory.


Tornata finalmente la moto si è iniziato il lavoro più difficile quello di realizzare una nuova carrozzeria ma che sia completamente plug e play sulla moto originale il tutto senza neanche la modifica di un filo. Per la realizzazione del codone sono partiti dalla base realizzata al pc e stampata con la modernissima tecnica delle stampati 3D che ha consentito innanzi tutto di avere un modello quasi perfetto in dimensioni e forme.



Per una questioni di tempo almeno per questo esemplare si è provveduto alla realizzazione della carrozzeria interamente in alluminio battuto a mano.  Nonostante il modello di riferimento in 3d la realizzazione del codone risulta essere uno dei pezzi più complicati perché il sistema di montaggio deve rimanere identico a quello della sella di serie, pertanto hanno provveduto alla realizzazione di tutti i supporti e sistemi di aggancio che consentano con la semplice serratura disposta sotto il codone di smontare e montarlo.


Il codone viene realizzato in 4 pezzi di lamiera di alluminio interamente modellata con martello e ruota inglese da Marco Graziani, lo stile della moto è ispirato al mondo del FLAT TRACK pertanto il codone ha due tabelle porta numero integrate che si sviluppano lateralmente e che tendono a coprire il telaietto laterale slanciando cosi la parte posteriore della moto.



Una volta terminato il codone si è passato alla realizzazione sempre in alluminio di un nuovo parafango anteriore molto più aderente alla ruota e con integrate le protezioni per gli steli della forcella. Insieme allo spostamento della strumentazione verso il basso e verso la chiave abbiamo potuto realizzare un cupolino minimale che andasse a raccordare il faro con la strumentazione.


Altro punto molto complicato in questa customizzazione riguarda la realizzazione delle nuove pance laterali del serbatoio che andassero a risolvere il problema riscontato al primo contatto con la moto, cioè quello di ristringere la sezione laterale per evitare la spiacevole sensazione che abbiamo provato al primo contatto con la moto, cioè quella di viaggiare con le gambe molto large.


Per questo che a differenza di qualunque prodotto afte market che fino ad oggi fosse stato realizzato anche per la piccola 800 non si siamo soffermati a una  semplice replica con materiali differenti, ma hanno completamente riprogettate e realizzate con un nuovo design laterale e con uno scopo ben preciso quello di rendere il serbatoio più compatto rispetto alla versione standard. Sono riusciti nel nostro intento restringendo cosi il serbatoio di circa 1,5 cm per lato mantenendo il sistema di montaggio come quelle di serie.


Marco Graziani ci tiene a ribadire una delle cose più importanti della realizzazione del kit  è che non stato alterata nessuna parte strutturale del mezzo esso risulta essere omologato.



La ciliegina sulla torta è stata la scelta non semplice della colorazione della moto che  doveva contenere diversi DNA, doveva essere elegante ma allo stesso tempo sportiva e in primo luogo si doveva abbinare alla perfezione con il colore oro delle forcelle Ohlins ed esaltare la lavorazione in alluminio eseguita sulla moto che venivano lasciati in alcuni tratti completamente a vista, oltre a non andare in contrasto con tutta la parte bassa della moto che risulta di serie nera, per questo dopo un attenta scelta di colori è stato scelto questo blu perlato molto bello e particolare.






Il risultato ottimo sia sul piano qualitativo che stilistico, hanno colpito molto anche i designer e i dirigenti della Ducati , che durante la scorsa edizione del Moard, si sono soffermati per ammirare il lavoro e fare i complimenti a Marco   
 

Photo by Virgilo D'Ercole VD Photo 

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