"Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla” – Michelangelo.
Ho sempre sostenuto che in ogni moto si nasconde un special , basta solo tirarla fuori Il lavoro di preparatore è simile a quello di uno scultore, il suo compito e tirare fuori la special che si nasconde dentro ogni moto. Iniziare a spogliare e dare forma a quelle idee è la manifestazione nel piano fisico del vostro potere creativo.
Questa Guzzi SP 1000 |III nella sua versione originale è quello che più somiglia a un blocco di marmo e Lorenzo Rapparini non ha fatto altro che tirare fuori ciò che era nascosto sotto decine di kili di ferro e plastica.
La Moto è stata completamente smontata i ogni suo singolo elemento per essere poi rivisto, modificato e rimontato per ottenere in moto adesso più moderna e aggressiva.
Molto più compatta e grazie al nuovo posteriore che ha richiesto tempo per la progettazione e per la realizzazione, per ottenere qualcosa di diverso e originale.
La sella è forse l'elemento che ha richiesto più attenzione per integrarsi in modo quasi perfetto con il serbatoio che è rimasto originale, forse unico elemento che ricorda la moto di partenza.
Nuovo l'avantreno che vanta delle forcelle rovesciate, un nuovo impianto frenante, come nuovo è la sospensione che ha richiesto la costruzione di un capriata di rinforzo cosi da adottare un unico elemento centrale.
Per modernizzare il tutto le luci anteriori e posteriori provengono da modelli del nuovo millennio come il faro che provando a indovinare dovrebbe essere di Husqvarna Nuda 900.
Bello anche il corto scarico Mass che da più carattere alla moto.
Insomma un progetto che ha richiesto tanto lavoro e attenzione per i dettagli come per i tanti elementi ricavati dal pieno con macchine CNC , ma basta guardare le immagini che ci sono in basso per comprendere cio che ho detto e che è stato fatto.
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