Le voci di un non florido futuro per la rivista Riders la rivista di lifestyle che in Italia è stata lungimirante e avanti nelle mode , già si vociferavano nell'ambiente dei ben informati , infatti già nel 2013 la redazione ha ridotto pesantemente il personale e neanche le 45 mila copie di tiratura , che per la situazione della stampa in Italia non sono poche , non li ha salvati dal passaggio di proprietà da Hearst a Sprea editore .
Il mio pensiero va subito a un caro amico che lavora in quella redazione e che ha grande competenza nel mondo delle moto riuscendo a tenere il livello qualitativo molto alto .
"L'accordo, secondo le indiscrezioni, dovrebbe concretizzarsi operativamente nel giro di qualche mese, con il passaggio della redazione sotto le insegne del gruppo di Luca Sprea, che ha sede operativa a Cernusco sul Naviglio.
IN BILICO IL FUTURO DEI REDATTORI. Dopo un 2013 di tagli, Riders, 45 mila copie di diffusione dichiarate, ha oggi in carico un solo giornalista assunto oltre al direttore Roberto Ungaro; il resto della redazione è composto da tre collaboratori che hanno sempre svolto mansioni da redattori ordinari, ma con contratti in scadenza, dal direttore moda con relativo assistente, a cui si sommano segretaria, photo editor e una grafica, assunti con contratti grafici editoriali.
30 RIVISTE NEL BOUQUET SPREA. Dell'accordo dovrebbe far parte anche il publisher della testata, Alessandro Saibene. Il prezzo non è stato ancora comunicato e la decisione potrebbe essere ufficializzata già il 29 gennaio.
Sprea edita attualmente 30 testate di settore, tra cui Il mio Cane, Magazine gatto, Linux, Professione Camionista e Il mio Computer, con un personale complessivo di 42 persone."
Da lettera 43
Per me sarebbe come sparare sulla Croce Rossa: non ne vale la pena. La rivista, ed il relativo blog, sono morti in tempi non sospetti, attraverso scelte a dir poco modaiol-demenziali. Pensare che in molti fruitori, li avevamo avvertiti anni (plurale) fa, ma dall'alto del loro complesso di superiorità non hanno mai ascoltato, addirittura negato. Ora, l'inevitabilità delle conseguenze. Peggio per loro, anche se un po' mi dispiace ripensando ai primissimi numeri della rivista (rivoluzionari) ed al fatto che devo a loro il mio esordio sui blog come rompicoglioni di turno.
ReplyDeleteIo avevo mollato il blog anni fà e che c'erà un qualcosa che non andavo me ne ero accorto controllando il like dell pagina che aveva fermato la sua crescita stabilizzandosi sui 23.000
ReplyDeleteBeh, ammetto che ti ho conosciuto tramite il loro blog. Insomma tutto ha avuto inizio da là , per me: ora, sipario.
ReplyDeletePS. E pure E.D. ne avrebbe anche lui da dire...