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Bimota YB11 Superleggera | G3 Garage



La reputazione di Bimota come produttore di moto super-sportive di alta classe si basava sui suoi telai avanzati e leggeri. Ciò ha lasciato la piccola azienda italiana vulnerabile durante la metà degli anni '90, quando i telai superbike giapponesi prodotti in serie erano diventati così buoni che molti erano difficili da eguagliare, figuriamoci migliorare. 



Ma Bimota continuò a produrre moto super-sportive che offrivano prestazioni eccezionali, in particolare la YB 11 Superleggera del 1996. 
Ironicamente, il telaio in alluminio della YB 11, lungi dall'essere futuristico nella tradizione Bimota, era strettamente basato su quello della YB6 di diversi anni prima. Ma questo non toglieva nulla all'YB 11, che era magnificamente progettato, dotato di parti ciclistiche di alta qualità e aveva una personalità aggressiva senza compromessi.


Fatta questa breve prefazione sulla storia di questa moto, osserviamo questa moto realizzata da G3 Garage e nel guardarla mi vengono in mente le parole di un mio amico che per suo gusto personale è stanco di vedere le moto tutte in alluminio. Al netto dell'enorme lavoro svolto la moto ha ora ha un aria molto vintage che nasconde la sua anima sportiva di razza.


Come sia finita in Thailandia non lo sappiamo e nemmeno parche è stata scelta questa base ma è strano visto la sua rarità, una moto che è stata prodotta in soli 650 esemplari , sia stata la base per questo tipo di realizzazione 


Ricordiamo che la Bimota ha giustificato il suo nome Superleggera, o superleggero, ridimensionando solo 183 kg), un sostanziale 15 kg più leggero del Yamaha YZF1000R Thunderace che ha fornito il suo motore a quattro cilindri da 1002 cc


Visto che meccanicamente non è sta modificata tranne per il nuovo sistema di scarico che ora esce davanti alla ruota posteriore sotto la carena, possiamo prendere la scheda tecnica originale come valida 


Motore: il propulsore è quello della Yamaha 1000 Thunderace. Cilindrata effettiva 1.002. Rapporto di compressione 12:1. Potenza massima 145 Cv a 10.000 giri. Coppia massima 11 Kgm a 8.500 giri. Distribuzione bialbero in testa, cinque valvole per cilindro. Alimentazione tramite 4 carburatori Mikuni da 38 mm. Raffreddamento a liquido. Frizione a dischi multipli in bagno d'olio. Cambio a cinque rapporti. Rispetto al propulsore originale sono state apportate delle modifiche alla scatola filtro e allo scarico.


Telaio: il telaio prevede una struttura con doppio trave superiore in alluminio e piastre superiori fresate dal pieno. La forcella è una Paioli da 51 mm, con possibilità di regolazioni nel precarico, compressione ed estensione. 
Ammortizzatore posteriore Paioli con medesime regolazioni, oltre alla lunghezza. La geometria dell'avantreno può essere modificata per mezzo di boccole eccentriche. Il freno anteriore è un doppio disco Brembo da 320 mm. Il freno posteriore è un disco Brembo da 230 mm. I cerchi sono Antera a tre razze. 


Prestazioni: dalle riviste specializzate è stata rilevata una velocità massima di 267 Km/h e una accelerazione sul quarto di miglio di 10.48 secondi. Altri dati: velocità massima 261.5 Km/h e una accelerazione di 11.17 secondi. 




1 comment

  1. I am really not sure about this one...Bimota YB11 is one of the most neautifull, so I am no so confortable with this special ! At least I hope it can step back.

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