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Benelli 512M | Tribute to Icon Motorsport


The Benelli 512M is a celebration of a very important and iconic machine, the Ferrari 512M Endurance car, a milestone in racing tecnology, projected in today's two wheels world.
The bike recall the racing motorcycles from the 70s and is made mixing different materials and tecniques, blending modern performance parts with a classic racing look.
At the end the Benelli 512M is probably a way to show that is still possible to build custom bikes outside from the usual cafe racer or scrambler scene, celebrating the past while sperimenting something new with shapes, lines and gizmos.

Con queste parole Christian Moretti presenta il suo ultimo lavoro, ma cerchiamo di conoscere meglio lui e la sua moto.




Per chi è appassionato di meccanica, spesso è più entusiasta di seguire le fasi di lavorazione che di osservare il prodotto finito.
Con Christian Moretti si ha entrambi i piaceri, sin dai suoi esordi abbiamo imparato a conoscere il suo stile e il suo modo di lavorare e capire che ogni sua moto è quasi un'opera d'arte, il passato con la sua storia, è sempre fonte di ispirazione per artisti di ogni estrazione e nemmeno Christian Moretti fugge a questo meccanismo.



Nel suo atelier ha realizzato un vero tributo a un'auto iconica come la Ferrari 512 M Endurance, macchina che nacque per volontà del Drake ( Enzo Ferrari ) che ordino ai suoi ingegneri  di realizzare un'auto per competere contro le Porsche 917. 
La Benelli 512M è una celebrazione di una macchina molto importante e iconica, una pietra miliare nella tecnologia da corsa, proiettata nel mondo delle due ruote.


La moto richiama i mezzi da corsa degli anni '70 miscelando materiali e tecniche differenti, un mix di parti dalle prestazioni moderne con un look classico da corsa.



Ma invece di prendere come musa la classica livrea rossa, fin troppo scontata, Chris ha voluto un bel blu elettrico , come quello del team Penske Sunoco, che anche se non ha raccolto in gara i risultati che meritava rimane impressa nella memoria di tutti gli appassionati.



La base è altrettanto inusuale, infatti è partito da una Benelli 354 Sport "Volevo una moto italiana per celebrare un'auto italiana. Un po' di patriottismo non è poi così male ogni tanto." ..e come dargli torto.




Anche se in condizioni discrete per un ventennio passato in garage, della moto originale è rimasto ben poco.
L'unico elemento interessate era il leggero telaio, ma di certo il motore  4 cilindri monoalbero di 345,5 cm³ (alesaggio x corsa 50 × 44 mm) con una potenza 31 CV e capace di circa 160 km/h, in versione originale, non aveva i numeri adatti per una moto moderna.





Infatti è stato sostituito con uno da 500, con in origine aveva già quasi il doppio dei cavalli, ma è stato ricondizionato e migliorato per ottenere maggiore potenza, La testa è stata lavorata cosi da fare respirare meglio il motore ed aggiunta un'accensione Dynatech per ottenere un scintilla più potente e bruciare meglio la miscela aria benzina.



Di originale in questa moto è rimasto ben posto, gli unici elementi rimasti tali sono i cerchi da 18 che ora calzano dei pneumatici Avon, infatti nemmeno il telaio ritenuto all'inizio interessante è stato modificato, tagliata tutta la parte posteriore per poi costruire un telaio dedicato molto più leggero e per sostituire la doppia sospensione con un mono ammortizzatore Gear Racing, completamente regolabile ha realizzato una capriata superiore di irrigidimento sul forcellone posteriore.
Sul cerchio anteriore si trova un unisco disco freno di origine Buell.


Molto bello il sistema di scarico con un andamento 4 in 1 in 2 in 4 con terminali HP-Corse impreziositi da un rivestimento in ceramica bianca ( soluzione tecnica dell'epoca per mantenere caldi i gas di scarico).



Chris ama lavorare l'alluminio e realizzare anche i più piccoli dettagli in questo materiale, gli unici componenti che non sono in metallo riguardano la sella e la parte superiore della carenatura.



Per capire il livello di attenzione dei suoi lavori, il serbatoio ha delle piccole finestre circolari all'interno dei fregi per ispezionare il livello del carburante, fregio che ha richiesto diversi bozzetti di studio prima vi trovare la sua forma definitiva.



Ultimo ma non meno prezioso il cavalletto laterale, che non è mosso manualmente ma tramite un attuatore, che in posizione chiusa sparisce completamente alla vista integrandosi all'interno della carenatura...a lui piace fare complicarsi la vita e fare la cose cosi. 


Si può celebrare sperimentando
Alla fine la Benelli 512M può essere considerata un modo per dimostrare che è ancora possibile costruire moto custom al di là delle "solite" café racer o scrambler, celebrando il passato e sperimentando qualcosa di nuovo attraverso nuove forme e nuove linee.






Photo credit Marc Holstein Photos

2 comments

  1. Grande lavoro, e ottima scelta la grafica Sunoco :-)

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  2. molto bella. Vorrei sapere quanto pesa la moto dopo gli interventi?

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