Verve Tracker No Limits Toy

La Tracker 125 ha la capacità di mettere d'accordo padri e figli, si perchè questa è la moto di mio figlio e che io gli ho rubato per andarmi a fare un giro per metterla alla prova. L'ho quindi portata nel mio personale parco giochi, sull'Etna, il vulcano più alto d'Europa.
La Verve Tracker ha quel fascino delle moto anni 70 di quando il fuoristrada si chiamava regolarità, un gusto classico ma con dotazioni moderne.

Gli elementi che definiscono lo stile da “scrambler retrò” della Tracker sono la sella corta con cuciture a vista, lo scarico rialzato dalla “voce” grintosa, le tabelle portanumero sui fianchi e la mascherina sagomata sopra il faro e un verniciatura total black , che le danno quel pizzico di cattiveria in più

La cosa che caratterizza più di ogni altra 125 sul mercato, sono le sue dimensioni da "adulta"  con una sella a 840 mm da terra si adatta perfettamente ai giovani d'oggi (che sono decisamente più alti dei loro coetanei degli anni 70 e 80) con soli 110 kg è facile e divertente come una bicicletta.

Il piccolo motore monocilindrico a 4 tempi raffreddato ad aria di 124.53 cc (di derivazione Suzuki)  è l'unico elemento che dà veramente pensiero, vista la ridotta potenza di appena 11cv, ho colto l'occasione per metterlo alla prova tra le curve di montagna e lo sterrato di sabbia vulcanica.

Il motore non spiccando per coppia (solo 9,5 Nm) regala emozioni quando gira ad un alto numero di giri , va quindi guidato come un 125 , lavorando con il cambio senza però sforzare la frizione che sotto sforzo sembra un pò accusare la fatica , ma l'iniezione elettronica aiuta il motore e non avere mai incertezze nell'apertura del gas rendendo la guida sempre fluida.

Come ho detto la moto è sovradimensionata per la potenza che deve gestire, con un impianto frenante che vanta freni due dischi a margherita, l’anteriore da 265 mm e il posteriore da 210 mm,  con sistema CBS,( frenata integrale ) quando si aziona il pedale del freno posteriore si agisce anche su quello anteriore    

  

Il telaio in acciaio a culla chiusa è in grado di accogliere anche motori di cubatura maggiore e le stesse sospensioni con un forcella rovesciata con steli da 51 mm e mono ammortizzatore posteriore lavorano bene, assorbendo in maniera ottima le asperità.

Le ruote da 17 al posteriore e e 18 all'anteriore sono gommate da grossi pneumatici tassellati , che se rendono un pelo maneggevole l'anteriore, regalano in compenso un grande appoggio nelle curve prese a gas aperto.

La posizione di guida in sella è molto comoda, le braccia e le gambe trovano la loro giusta angolazione senza forzature e la sella anche se non molto imbottita e comoda e larga.

Qualcuno dice che è corta ma vi posso assicurare che due adulti riescono a sedersi senza troppi sacrifici.

Dopo averla messa alla frusta tra le curve di montagna, facendo frullare il motore alto, nel cercare il sorpasso di pullman e auto, ho deciso di testarla anche nel fuoristrada, volevo vedere se l'immagine di moto tutto fare avesse anche della sostanza.

Bene la moto si è comportata egregiamente, le sospensioni hanno lavorato bene in ogni situazione tanto che avrei desiderato un po di potenza in più, giusto per non ricorrere all'uso della frizione nei tratti un pò più impegnativi.

Con un consumo irrisorio e un prezzo di acquisto molto allettante, questo è un mezzo che fa felici grandi e piccini, un bel giocattolo che non si pone limiti, basta salire in sella per restare sempre giovani sia che vogliate girare in città senza pensieri che fare qualche piccolo giro seguendo il proprio istinto.