La Superbike Commission ha ufficializzato il nuovo regolamento con l'introduzione di alcune norme volte a cercare di livellare i valori tra i diversi costruttori
Praticamente non vincerà la migliore moto con il pilota più bravo , ma bensi chi riuscirà a restare indenne ad un regolamento che tende a penalizzare i più bravi con un livellamento verso il basso.
La Commissione Superbike composta da Rezsö Bulcsu (direttore del CIM FIM), Takanao Tsubouchi (Rappresentante MSMA), Gregorio Lavilla (WorldSBK Sporting Director), alla presenza di
Paul Duparc (coordinatore FIM CCR), Charles Hennekam (Commissione Tecnica Internazionale
Coordinatore), Daniel Carrera (Direttore esecutivo WorldSBK) e Scott Smart (Direttore Tecnico FIM)
hanno annunciato i cambiamenti per il 2018 MOTUL FIM Superbike World Championship durante una riunione elettronica tenutasi martedì 24 ottobre 2017.
Le norme del 2018 sono state concordate dopo la considerazione di molti aspetti del campionato.
Una analisi dettagliata è stata condotta in collaborazione con squadre, piloti e produttori,
con particolare attenzione alla parità , al controllo dei costi e alla competitività . Di conseguenza, i principali cambiamenti di questa analisi sono dettagliati nei punti seguenti.
LIMITATORE– Il sistema di bilanciamento che utilizza gli air restrictors è stato sostituito con un sistema di limitazione dei giri motore. Il limite può essere modificato in vari punti durante tutta la stagione e si applica a ciascun singolo produttore.
CONCESSIONI – Sarà introdotto un sistema di punti di concessione per limitare lo sviluppo del motore delle moto più competitive. In alcune tappe della stagione le squadre che hanno ottenuto meno punti di concessione avranno il permesso di introdurre parti di concessione aggiornate. In qualità di vantaggio secondario, le squadre private avranno accesso alle parti del motore price cup necessari per raggiungere livelli di prestazioni simili alle squadre supportate dalla fabbrica.
PARTI APPROVATE – Nuovi price caup sono stati applicati a telai, sospensioni, motore e altre parti chiave. Si definiranno “parti approvate”. Questo processo garantisce l’accesso e la disponibilità a tutte le parti tutte le squadre insieme a prezzi controllati.
tutte cose che nel superturismo son già state provate... nulla di nuovo.
ReplyDeletebene, male,buone cattive, ma quando uno sport finisce il suo ciclo vitale di interesse sparisce...nel semidimenticatoio. successe al turismo, al supermoto, al trial, al rally, dopo il fulgore anni 80, alla dakar, sta succedendo al motocross dopo una decina di anni buoni. si chiama ciclo vitale, tutto il resto è accanimento terapeutico. adesso si stanno alzando le azioni del flat track e il ritorno dell endurance.. ma avranno gli stessi alti e bassi a seconda degli interessi di annoiati impiegati che decideranno come passare le prossime domeniche.. fino a che la cosa sarà un interessante svago.
Capisco cercare di ravvivare l'interesse con nuove soluzioni,ma queste sono l'antitesi della competizione. Svanisce l'interesse, si cerca altro ma cosi non si arriva da nessuna parte
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