In un Gran Premio di Brno che ha visto trionfare un coriaceo Cal Crutchlow, il pilota più apprezzato è stato Iannone sulla Ducati che dominato la gara finchè le gomme rain lo hanno supportato, poi è stato lui a supportare la moto guidando in condizioni impossibili con il pneumatico letteralmente distrutto.
Da questa immagini tratte subito dopo l'arrivo mi faccio delle domande ...
Io comprendo che le gomme rain sono progettate per essere usate in condizioni di bagnato ...comprendo anche che possono avere un consumo repentino in condizioni non ideali ...ma perdere i pezzi direttamente dalla carcassa indicano una cattiva progettazione, poi io non sono un ingegnere e magari qualche illuminato può chiarire questo mia impressione.
Più si vede in che condizioni ha corso gli ultimi sette giri Andrea Iannone e maggiore si comprende l'impresa che ha compiuto, ancora di più se messa a confronto con la prestazione di Lorenzo, il pilota che il prossimo anno è stato scelto per prendere il suo posto e puntare al titolo.
Ducati avrà fatto bene a scegliere Lorenzo e a mandare via Iannone ?
Il tempo ci darà la risposta.
Ciao Rocky!
ReplyDeleteMi fa piacere vedere che ti sei gettato anche tu nell'agone dei commenti al mondo GP.
E' chiaro che si tratta di un progetto fallato, non di una gomma soltanto. Come riportato in altri blog, se usi le gomme invernali d'estate si consumeranno notevolmente, avranno anche una tenuta pessima, ma CERTAMENTE non si sbiciolano. Stiamo parlando di gomme usate (per auto) da comuni mortali, non di gomme racing su misura, dal costo esorbitante per singolo esemplare. Michelin ha fatto una figura pessima, peggio di quella dell'esordio Bridgestone. Già siamo alle gare assurde di motonautica, se poi ci mettiamo anche il terno al lotto delle gomme abbiamo un Campionato risibile sui valori in campo.
Ah, dimenticavo: se si vuol fare riferimento a Qualcuno che invece è arrivato sul podio senza problemi a parità di gomma, invito caldamente a rivedere le sue gare passate, quando le gomme erano fallate senza contare che una rondine non fa primavera.
Su Iannone, infine: prima della vittoria erano in tanti a volerlo mettere sulla forca, ora è un eroe. Io l'ho sempre trovato come una buona manetta, ma (sin da Moto2) non è mai stato in grado di mettere a punto la moto. Traduco: gran cuore, poco cervello. In Suzuki farà grandi cose (la moto è molto "facile"), ma non era, non è e non sarà MAI il pilota giusto da affiancare a Lorenzo nel 2017, cioè colui che diventerà l'esclusivo centro di attenzione in Ducati.
Ciao Grande!