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Reverse engineering | Triskell Project


L'uso dei computer e dei software sono all'ordine del giorno, l'era delle moto fatte in casa, dentro un garage sta sempre più tramontando e le nuove tecnologie trovano sempre più spazio all'interno delle officine.


Ma vediamo nello specifico in cosa consiste questo processo 



Tra queste vi è la tecnologia dell'ingegneria inversa (dall'inglese reverse engineering) che costituisce uno strumento indispensabile per ricreare, progettare modelli da un punto di vista della produzione industriale, di prodotti unici al mondo. 
Un aiuto fondamentale per ridurre i tempi di progettazione. 


Questo è quello che sta facendo Mauro Gessi di Gessimotociclitte per il Project Triskell, che procede in modo concreto, utilizzando questa tecnologia, non conosciuta a molti nell'ambiente dei customizer ma solo per realtà che si propongono sul mercato con una mentalità proiettata al futuro e con prodotti di elevata qualità.  






In molti casi il processo produttivo di un oggetto inizia con la creazione manuale di una scultura realizzata da un artista o da un designer con materiali come legno, creta o speciali plastiche. Il prototipo viene modellato in modo tale da conferirgli specifiche caratteristiche funzionali ed estetiche; spesso però, viene poi cambiato durante il ciclo produttivo. Nel caso di superfici a geometria libera, i cambiamenti alle parti originali del progetto sono molto difficili da effettuare, spesso non possono essere neppure analizzati o descritti in rapporto al disegno originale. Appare chiara, quindi, l'utilità di una tecnica finalizzata alla creazione, in modo automatico ed in tempi brevi, del modello CAD dell'oggetto fisico da realizzare.



 Il compito dell'ingegneria inversa è proprio quello di soddisfare questa esigenza. Partendo da un prototipo, o da un oggetto che si vuole ricostruire, o da parti specifiche delle quali si vogliono effettuare particolari analisi, mediante il processo di reverse engineering, ricavare il relativo modello CAD. Questo viene utilizzato per effettuare agevolmente la modifica di parti esistenti, lo sviluppo di nuove parti, l'analisi dimensionale e dare il via al processo produttivo (CAM process).





I passaggi di questo processo si dividono in  4 fasi 

Prima fase: Scansione tomografica del campione in formato VGL.
Seconda fase: Generazione modello in formato STL (trasformazione dal formato VGL al formato STL).
Terza fase: Ingegnerizzazione CAD per ottenere solido in formato STEP/IGES.
Quarta fase: Verifica coerenza modello solido 3D con pezzo campione.


















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