Ecco l'unica parola che mi è venuta in mente mentre vedevo l'incidente di Marco Simoncelli.
La sua morte di oggi sul circuito di Sepang è stato come essere tuffati in un lago gelato dove il freddo e la sorpresa sono talmente grandi da lasciarti senza parole ...intorpidito.
Infatti sono rimasto come in trans rivendendo le immagini dell'incidente , con il casco che rotolava via e il suo corpo inanimato sull'asfalto .
Man mano che i minuti passavano le speranze svanivano sia nella mia mente che negli occhi dei piloti.
Tutti noi motocilcisti sia piloti che gente normale , sappiamo che che la morte è un pericolo sempre presente , ma vedere quest'incidente è stato come prendere un pugno allo stomaco .
Nei giorni prossimi tutti parleranno delle dianamiche che hanno portato a questa tragedia o tesseranno le lodi di un talento delle due ruote ...io ho voluto scrivere di getto le mie impressioni che affollano la mia mente ma che sarebbero molte di più, non vi nascondo che sono molto scosso.
Descansa en paz, Marco.
ReplyDeleteciao marco, sei stato grande e non e' cosa da tutti.
ReplyDeleteUn ragazzo alla mano, d'altri tempi oserei dire,veramente simpatico come pochi che prometteva molto.
ReplyDeleteCiao SIC, mi hai lasciato un grande vuoto dentro
Orazio ,sposo appieno le tue parole........oggi mi si è fermato il cuore alla notizia..........
ReplyDeleteSic sei stato un Grande Pilota ma sopratutto una Grande Persona....
Ciao Sic
Apprendere la notizia non è come viverla in tempo reale , gli stati d'animo le paura vengono moltipilcate per 100.
ReplyDeleteQuesto senso di stordimento di perdita di controllo l'ho avuta anche quando in tv scorrevano le immagini del jet che si schinatava in diretta sulla seconda delle 2 torri gemelle e anche nelgi anni 80 durante l'icidente di Wayne Raney che lo paralizzo
ciao marco non sarà facile guardare le corse sapendo che non ci sei ,nostro campione romagnolo ,rimarrai sempre nei nostri cuori.emliano
ReplyDeleteGrande amarezza, di quella che ti storce il volto per un bel pò. Tanti pensieri. Troppi. Il silenzio, per me, ora, è doveroso.
ReplyDeletePoi, però, due o tre cose andranno sviscerate perché non se ne può più.
un fortissimo lutto in casa mia, mia madre piangeva ed io ho sentito un vuoto come quando da piccolo ci ha lasciato il grande Senna. da allora non ho mai più visto la f1.
ReplyDeleteciao Marco continuerò a pensarti ed il vuoto che hai lasciato non potrà mai essere colmato.
un abbraccio alla famiglia.
Non potevi trovare parole migliori per ricordarlo, alcuni lo definivano un pazzo spericolato senza cervello, ma secondo me era un vero talento..Peccato che non ha avuto abbastanza tempo per dimostrarlo
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