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Betty Page "32 Visioni + Una"


Una mostra fotografica celebra la donna che più di ogni altra ha incarnato il sogno dell'America degli anni 50 con la sua sensualità, il suo humour e la generosità delle sue forme. Pin up indimenticata, oggi Betty Page è la musa del New Burlesque.
Il corpo generoso di Betty Page è quello che più ha conturbato gli uomini americani negli anni cinquanta e che seduce oggi come allora.
Torna da icona postmoderna nella ricca esposizione fotografica realizzata alla Galleria Contemporary Concept di Bologna, dall'11 dicembre al 11 febbraio, a cura di Filippo e Maurizio Rebuzzini: oltre trenta ingrandimenti rilavorati in bianco e nero e 489 foto originali di cui 108 del tutto inedite, appartenenti alla collezione privata di Maurizio Rebuzzini.
Betty posava sia nei Camera Club, circoli per fotografi non professionisti, sia nella sala di posa nella quale Irving e Paula Klaw producevano immagini maliziose e scabrose, commercializzate attraverso circuiti di vendita per corrispondenza sostanzialmente furtivi, occulti, sul filo della legalità.
Ai tempi malvisto dalla cultura puritana anglosassone, tanto da essere perfino indagato dall’FBI, che lo accusò di traviare la gioventù (e più precisamente di favorire, con le sue immagini, la vendita di giubbotti in pelle e coltelli a serramanico), oggi Irving Klaw è considerato un maestro e un caposcuola. Però, come rivelato, era la sorella Paula che fotografava: dunque è a lei che vanno attribuiti tutti gli eventuali meriti.


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