La Parigi Dakar degli anni 80 ha lasciato il segno in tutti gli appassionati di moto e di fuoristrada, tanti giovani che sognavano quelle regine del deserto.
Questa è la HONDA di Stefano Amati, magistralmente pensata e realizzata da Mauro Gessi, un capolavoro di intuizione, fantasia e capacità costruttive!
Assolutamente...desiderabile!
Mauro Gessi è riuscito a ricreare una di quelle splendide moto che ha fatto la sua fortuna proprio in quelle gare desertiche.
Il progetto a dire la verità era partita in modo diverso, il committente non aveva in monete un progetto cosi ambizioso, ma Mauro è riuscito a convincerlo a dargli fiducia.
Partendo da un Honda Dominator ha mantenuto solo il motore monocilindrico 650, un motore che fa dell'affidabilità un vanto, mentre la ciclistica è stata completamente rivista adottando sospensioni più moderne e performanti , per la precisione quella di un CRF 450.
Le idee di Mauro nascono prima da un visione ,da un un immagine che si concretizza nella sua mente, poi passa al lato progettuale, infatti con l'aiuto del pc lui ( o qualche "amico" ) fa delle prove per vedere se è veramente fattibile perchè il suo modo di lavorare punta sempre sulla funzionalità unito alla forma.
I suoi lavori sono sempre impeccabili nelle finiture e nelle proporzioni che sembrano quasi passare inosservati, solo di soffermandosi un momento a osservare il lavoro si percepiscono il grande lavoro che vi è dietro.
Il telaio è stato modificato. nella parte posteriore oltre a essere rinforzato nei punti strategici, ma anche per poter alloggiare il forcellone CRF che più lungo e robusto. anche il mono ammortizzatore arriva dal modello cross e ha richiesto degli attacchi dedicati.
L'avantreno ora vanta delle forcelle rovesciate, che unite al posteriore, regala un lunga escursione alla sospensioni ma che le rende davvero una moto adatta a solo due tipi di persone , o quelli che superano il metro e ottanta o quelli che in barba a madre natura compensano l'altezza con tanta capacità e manetta
Le sovrastrutture come serbatoio, sella, parafango posteriore e fianchetti invece provengono da una Honda XL 600 LM, invece la mascherina è di un XR600
Dopo la parte meccanica la moto doveva avere un grafica e un'estetica allo sesso livello che esaltasse il lavoro eseguito e qui è entrato in gioco un altro pezzo da 90 , Oberdan Bezzi , un vero maestro del design, che ha proposto 4 opzioni, ma quella evocativa per modello Paris Dakar ha vinto a mani basse
foto di Stefano Romagnoli
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