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Cagiva Elefant 1098

 


Come sarebbe la Cagiva Elefant se fosse prodotta cosi come vorrebbero gli appassionati?
Deve essere sicuramente questa la domanda a cui Paolo Balbo ha voluto dare una risposta.



Il progetto Cagiva Elefant nacque dalla passione e dalla competenza di Roberto Azzalin e dalla voglia di Cagiva, allora proprietaria di Ducati, di partecipare ai grandi raid africani che, all’inizio degli Anni 80, stavano vivendo il loro periodo più florido e vedevano impegnate, in forma ufficiale, tutte le più grandi Case motociclistiche.


La Cagiva Elefant fu prodotta in svariate cilindrate, anche 125 e 200 cc, ma quelle che ricordiamo sono le versioni più interessanti ricordiamo la 900 Lucky Explorer del 1993, realizzata in solo 1.000 esemplari numerati e firmati da Edi Orioli


Le “900” moto erano equipaggiate con i bicilindrici Ducati raffreddati ad aria da 904 cc e montavano l’iniezione elettronica Weber-Marelli simile a quella impiegata sulle supersportive Ducati della serie “851”. La “750” montava invece dei carburatori Mikuni da 38 mm, utilizzati anche sulla versione AC della 900, presentata nel 1993.


Canto del cigno del modello prima della messa in produzione della Gran Canyon, e la Marathon del 1994: una serie speciale in tiratura limitatissima dedicata ai piloti privati. Era caratterizzata da una livrea bianca, componentistica da gara e dal motore “944”, alimentato da carburatori Keihin FCR.


Ma se la Gran Canyon è considerato il canto del cigno della Elefant, per paolo Balbo è stato l'inizio del suo ultimo progetto, partendo da un telaio di questo modello lo ha  ampiamente modificato per alloggiare motore Ducati 1098 e renderlo simile a quello della Elefant


Il motore presenta albero alleggerito ed equilibrato da evr racing, che oltre alla lavorazione dell’albero ha creato una centralina dedicata. 


La ciclistica prevede un cerchio posteriore Aprilia SVX 550 raggiato su mozzo Elefant morso da pinza 1098 su piastra Monster e gommato 180/55/17.
Cerchio anteriore Ktm 1090 raggiato su mozzo Elefant con doppio disco disegnato su misura da 320 morsi da pinze triple bridge Ducati 999, gommato 120/70/19. 


Forcelle anteriori Showa rovesciate da 45 modificate in idraulica con piastre superiori e inferiori realizzate in ergal su mie specifiche da Style&Performance. 
Monoammortizzatore posteriore WP modificato in lunghezza di un Ktm 990 Superduke. Forcellone Honda Hornet 900 modificato. 


Ogni singolo pezzo in carbonio sono realizzati da Paolo cosi come e altre sovrastrutture in vtr/kevlar. Serbatoio e fianchetti posteriori originali Elefant. Airbox creato su misura in carbon/kevlar con iniettori a pioggia annessi.


Impianto elettrico completo della Ducati 1098 del 2007 + cambio elettronico gestito dalla centralina principale Evr, inoltre 2 mappe , 1 rain+ 1 full power. 


Ammortizzatore di sterzo Extreme Tech derivato da un kit per Ducati Monster, luci anteriori e posteriori full led. Verniciatura in grigio Audi racing



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