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Guzzi Hardcore Division



Certe volte la storia si ripete e ti sorprende piacevolmente , nella mia continua ricerca di belle moto sono costretto a navigare per il web lontano dalla mia terra ma certe volte la fortuna ti sorride e trovi qualcosa di davvero interessante vicino casa .


Più che la moto , osservando le foto ero stato attratto dal paesaggio " ma io questo posto lo conosco...è io mio parco giochi , queste è l'Etna" quindi compreso questa splendida Guzzi si trovava a porta di mano mi sono entusiasmato e ho contattato subito Dario Di Mauro.


Un rapido scambio di battute giusto per tastarci il polso e subito comprendiamo che parliamo la stessa lingua, quella per la passione per le belle moto , concrete ed eleganti senza tanti voli pindarici da aspiranti artisti.    


Lui siciliano classe 1976, appassionato di motori sin da bambino, è stato sempre attratto dalla bellezza delle linee e dalla ricchezza dei dettagli stilistici delle moto anni 60/70 che a mio parere raggiungono la loro massima espressione nella produzione italiana di quel periodo(Le Ducati Desmo di Fabio Taglioni,la V7 di Carlo Guzzi e Giulio Cesare Carcano....). 


Da questa sua passione per l'Italian Style dal sapore decisamente vintage e ossessionato dalla consapevolezza che il dettaglio fa la differenza nasce l'idea dell'Hardcore Division, un workshop che si pone l'obbiettivo di realizzare special (one-off) senza compromessi. 


La Moto 

Dario ci racconta dei lavori eseguiti e la base di partenza  "Da un vecchio telaio Tonti prelevato da un California II ormai defunto nel 2019, prende il via la realizzazione di questo progetto per la creazione di una moto da sparo , da gara da semaforo a semaforo.... Come quelle che nascevano al bar, in tempi pre web! 


Il telaio è stato rivisto negli attacchi degli ammortizzatori posteriori , per alloggiare un forcellone più lungo e più largo, che ha consentito il montaggio di un cerchio a raggi da 17 con gomma da 160 . 17 anche all'anteriore con forcella a steli rovesciati Marzocchi regolabile in compressione e ritorno. 


Il motore è quello di una V11 Scura del 2003, pepato con una camma b-sport della F1 cams, molle e piattelli in titanio, bicchierini Ultra in acciaio rinforzato e giusto 900g di pelatina al volano.... Per un po' di brio ma senza sacrificare il gusto della guida quotidiana. La sicurezza è stata affidata ad un impianto Brembo serie oro di derivazione Ducati con dischi da 32 all'anteriore, gentilmente offerto dall'amico Ciccio "Resca" Zappalà. Il sound invece è garantito da uno scarico completo realizzato su misura e sulle specifiche del motore, dalla Mistral. 


Il risultato è una moto essenziale ed elegante , con giuste proporzioni e dal gusto classico che attira l'attenzione alla ricerca di dettagli e lavorazioni di interesse solo per i maniaci della meccanica , visto che sul piano visivo la verniciatura in color grafite sembra quasi intenzionale nel voler tenere un profilo basso.


Ci potrebbe scappare anche una prova di questa cafe racer, ma sono restio nel provare le moto personali di altri e questa è forse anche più  personale di altre.  








Menzione di merito al fotografo Andrea Paternò che ha saputo valorizzare il lavoro eseguito si questa Guzzi 

Rusty V Motors





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