L'arte del tatuaggio ha una storia antichissima, ma la vera introduzione o, potremmo dire re-introduzione, del tatuaggio – anche come moda – nel mondo occidentale, è storia più recente.
E' grazie ai marinai che l'arte del tatuaggio è arrivata sino a noi: finalmente di ritorno a casa dopo lunghi viaggi in posti esotici, tornavano con braccia e toraci tatuati e raccontavano storie infinite di tatuaggi. Le loro esplorazioni in paesi lontani durante il diciottesimo e il diciannovesimo secolo li portarono a contatto con differenti tipi di arte del tatuaggio.
E' così che inizia la storia del tatuaggio tradizionale tipico del mondo occidentale conosciuto, altresì, come tatuaggio "old school", della vecchia scuola.
Durante i primi anni del secolo scorso il tatuaggio, sebbene lentamente, iniziò a essere considerato una forma d'arte più diffusa e nei grandi porti europei e americani furono aperte le prime botteghe di tatuaggi, spesso ad opera degli stessi marinai che si erano fatti tatuare ed avevano appreso le varie tecniche..
Una delle figure più rilevanti della scuola tradizionale è Sailor Jerry (1911-1973).
A lui, estremamente conservatore e romanticamente attaccato al passato, si deve l'invenzione di uno stile ancora oggi imitato da moltissimi tatuatori in tutto il mondo: linee decise, nero marcato, una colorazione piatta senza sfumature, priva di bidimensionalità e i classici motivi piuttosto semplici, sono le regole primarie dello stile.
Il grande amore per il mare e l'esperienza conseguita su tutti i mezzi di navigazione della marina, sono rimasti un elemento fondamentale della sua esistenza, e il mare e i marinai sono la più grande fonte d'ispirazione delle sue opere.
Innamoratosi delle Isole Hawaii, che considerava il luogo della terra più simile al paradiso, ci si stabisce nel 1930, aprendo uno studio a Honolulu, ottenendo subito un meritatissimo successo e una vastissima, quanto malfamata clientela.
Cuori, ancore, pugnali, pin-ups e teschi lo rappresentano: splendidi cartigli gli ispirano scritte e nomi di persone care.
Le ragioni dell'interesse mostrato nei confronti del tatuaggio specialmente dagli uomini di mare possono essere tante: sicuramente il piacere di entrare in contatto con forme d'arte e di comunicazione proprie di altri popoli. Altrettanto sicuramente, però, la diffusione del tatuaggio tra i marinai può essere spiegata attraverso la voglia che essi avevano, di esprimere la propria nostalgia di casa, degli affetti lontani e più in generale il bisogno di raccontare le proprie emozioni e i propri ricordi vissuti. Senza dimenticare quanto fossero enormemente superstiziosi: un gallo su un piede e sull'altro un maiale erano ritenuti necessari per prevenire il marinaio dal rischio dell'annegamento, le rondini servivano per navigare sicuro e tornare, un giorno, a casa.
Lentamente, questo straordinario stile, emergendo dalle sottoculture, si è maggiormente diffuso, anche se, qualche critica viene ancora mossa: secondo alcuni, infatti, lo stile troppo semplice lascerebbe poco spazio alla creatività e all’interpretazione dell'artista, ma forse, dico io, proprio nella sua semplicità risiede la forza d'impatto dell'espressione che ne scaturisce, e il suo inossidabile successo.
Da Veryungtalent.splinder.com
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