Basta parlare sempre di moto , le mie passioni non si fermano solo a questo ma divagano anche nel mondo delle auto e del cinema per chi non lo avesse ancora capito.
Ora sistematevi belli comodi , alzate il volume degli altoparlanti e godete del suono di quelli V8 .
Piu' che un suono e' un ruggito di un leone che aggredisce le salite di San Francisco facendo fumare le gomme della Ford Mustang Fastback GT 390 del 1968.
E come dettaglio sottolineabile, a parte le automobili,è la freddezza dell'autista del Dodge Charger. Il suo viso non cambia in tutta la scena, sempre con lo sguardo fisso nella strada e controllando per il retrovisore al Ford Mustang del tenente Frank Bullitt, salvo quando Steve McQueen esce dalla strada e guardando l'assassino per il retrovisore, abbozza un sorriso machiavellico che accentua ancora più il suo gelido viso.
Avviso, sono 7 minuti di persecuzione…
P.S. questo e' il primo di uno dei tanti post che mettero sul mito Steve McQueen
che dire...semplicemente sublime sia il canto del V8 che del mito McQueen
ReplyDeletewww.racingcafe.blogspot.com