Per chi ha vissuto gli anni 70 e ha seguito la gare del Mondiale la Suzuki RG 500 XR14 ha lasciato il segno. Una delle moto preferite dai piloti infatti numerose erano quelle schierate in pista tra moto ufficiali e quelle dei privati.
Tra i primi quello che più di tutti era ammirato e che ha portato maggiori successi alla casa Giapponese è stato Barry Sheene, questa lunga striscia di vittorie iniziò nell'estate del 1975 quando vinse il Dutch TT di Assen a bordo di un RG500, con la stessa livrea.
Tra quegli appassionati che seguirono le sue imprese c'è anche Luciano Betti, ispirandosi a quella moto ha creato un tributo utilizzando però una base moderna di un Suzuki GSXR 750 del 2011.
Luciano però non è un semplice appassionato che lavora per hobby nel suo garage ma è stato, inseme al figlio Thomas, campione del mondo nel campionato moto elettriche, e non solo una volte ma ben 9 sette volte, dal 1999 al 2010, quindi uno che sa come lavorare per far funzionare una moto.
Grazie al nostro fotografo Christian Raducci (gli scatti sono suoi) Luciano ci raccontato questo progetto.
La moto come detto in precedenza è ispirata a quella di Barry Sheene e per ottenere questo falso d'autore ha completamente smontato la moto per creare ed adattare tutte le parti.
Il serbatoio costruito in alluminio segue le linee anni 70 cosi come il codino con la caratteristica curva sul lato superiore .
La carena è un replica del tempo, modificata per adattarsi e divisa in due parti con con l'uso di sganci rapidi per lo smontaggio.
Elemento che aiuta a confondere l'occhio distratto e creare l'effetto ottico è il sistema di scarico, che modificando quello originale ora monta dei piccoli silenziatori come quelli in uso per moto 2 tempi.
Le quote di evacuazione dei 4 scarichi piccoli sono maggiori del singolo originale, chiaramente i due cilindri con gli scarichi sotto la sella saranno leggermente più grassi, di certo un bello scarico Yoshimura andrebbe meglio, ma é principalmente una modifica estetica che peró non dovrebbe peggiorare più di tanto le prestazioni. Si aspetta il responso della pista.
C'è da dire che queste tipo di idee sono comuni anche ad altri, infatti il designer Oberdan Bezzi aveva ipotizzato in uno dei suoi rendering un 600 con le stesse linee e identiche grafiche, avendo visto il progetto durante il work in progress ha apprezzato il risultato finale per le giuste proporzioni.
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