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ICRO……FUTURE SPORTS CAFE’ | Rollfactory


ICRO……FUTURE SPORTS CAFE’
Il progetto ICRO nasce dall’idea di creare una naked aggressiva con linee inedite che guardano al futuro, abbandonando il solito faro tondo e linee morbide, cercando di  creare un connubio tra linee “cattive”, spigolose e morbide allo stesso tempo. La CB1000R originale  nasce come una cafè moderna, ma il mondo delle due ruote sta cambiando, oramai i classici cafèracer sella dritta e faro tondo stanno tramontando, il pubblico è alla ricerca di idee nuove, linee nuove,  persistono solo le moto classiche che oramai hanno creato quella nicchia di mercato dove si sono posizionate avendo creato uno status simbol: vedi Ducati Scrambler e Triumph . 




L'idea di Rullofactory , vista anche il poco successo di vendita, fin’ora,  della Neo Sports Cafè , vuoi anche per il prezzo un po’ alto di questa moto, è stata quella di creare una special sulla base di quest’ultima, molto più accattivante dell’originale , minimizzando i costi e non intervenendo sulla ciclistica, anche per facilitare l’omologazione, visto che misure come interasse, avancorsa, offset, ecc. restano invariate. 


La moto è stata interamente spogliata , anche del telaietto posteriore e ricostruita, rendendo uniche anche delle parti originali che in origine non venivano valutate, anche essendo molto particolari. Infine ho pensato che nella gamma Honda non è presente una naked molto estrema come negl’altri marchi e quindi poteva essere anche un’idea per ampliare la gamma , creare una moto di questo genere.


ICRO nasce dalle reminescenze della mia età adolescenziale, l’idea dei cartoni manga di robot e navi spaziali ed è proprio dal nome di una nave galattica prende il nome la moto ( casualità ha voluto che sia l’anagramma del nome del proprietario del dealer HPN ed anche dell’azienda che produce una delle vernici che ho usato per la grafica della moto). Partendo dal posteriore , ho creato un telaietto a tralicci che si fissa sui punti originali, su cui è alloggiato un codone che un po’ ricorda la HRC di Valentino Rossi per il richiamo degl’incavi superiori ed un po’ è  la visione del muso di una nave spaziale, infatti inferiormente la forma si allinea geometricamente come la chiglia di una nave. 



Questa geometria crea uno scalino al di sotto del codone, scalino sagomato per ospitare una fibra ottica affogata nella resina che funge da faro posteriore e stop. Particolarità del posteriore è il taglio superiore della carena del codone,  da cui fuoriesce uno scarico ovale visibile nella sua forma e nelle minuziose saldature , ovviamente tagliato lateralmente per seguire il profilo della coda. Inferiormente è  chiuso da una  paratia rettangolare in acciaio tagliata a laser in forma di rete esagonale. 


Lo scarico è un’altra opera d’arte, in quanto parte dai collettori e forma un 4/2/1 che sale lateralmente e si inserisce nella coda, sui fianchetti del codone sono ricavate due prese d’aria introduttive proprio per portare aria e raffreddare la parte di scarico che trova alloggiamento nella coda. 


La sella è monoposto , molto semplice con un canale che segue il centro, in stile bici da corsa ed è tappezzata con materiali HI-TECH.  Il serbatoio resta invariato in quanto molto bello e ricercato, ma riposizionato 3 cm più in alto nella parte posteriore. Lateralmente troviamo due paratie di alluminio , una nera inferiore che si immette nel fianchetto e  copre , seguendo le linee del serbatoio , parte dell’airbox,  azzerando lo sbalzo dei 3 cm di cui il serbatoio è stato alzato.


L’altra paratia color alluminio, segue il disegno dei nuovi deflettori che coprono il radiatore, che hanno una forma più arrotondata dell’originale squadrata, scelta che ha reso meno geometrica la forma del radiatore ed una forma più grande che copre la parte del telaio che nella moto originale era a vista.


 Il cupolone , ha una forma molto particolare ed inedita, è simile ad  una testa di robot,con due prese d’aria laterali ed un faro led/bixeno lenticolare anch’esso dalla forma ricercata esagonale. Infine il parafango è stato tagliato e ridotto e le leve presentano dei paraleve in CNC.


L’impianto elettrico come quello freni è stato rimodulato, la batteria si trova al di sotto del forcellone monobraccio ed è fissata su di una paratia coibendata che non permette il surriscaldamento ,dato che al disotto di 4 cm passa la Y di raccordo dello scarico. I cerchi sono stati resi unici da una verniciatura di nero lucido e una diamantatura delle razze seguendo un disegno specifico. 



 Infine la verniciatura si ispira alle fusoliere delle navi spaziali. Il colore predominante è un nero opaco , inserti color alluminio scuro satinato lucido, in cui è stata inserita una texture in 3D che forma un disegno di circuiti elettrici ed infine per rendere la moto ancora più cattiva, sono stati inseriti degli inserti di foglia argento su cui è stato spruzzato un rosso candy sempre lucido, in questo modo si è avuto un effetto scintillante del rosso.













In fattibilità di produzione la moto è costata molto poco di quanto si pensi, in quanto la ciclistica, piastre , manubrio e quant’altro è tutto originale e oltretutto, l’intera customizzazione è plug and play, quindi la moto la si può riportare in originale quando lo si vuole!!
Di pezzi aftermarket abbiamo solo i paraleve ed il faro lenticolare, il resto è stato esclusivamente creato a mano.




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