C'è un pero , i duri e puri del genere non considerano nemmeno che questa possa essere una cafe racer perchè non è motorizzata con un propulsore inglese ....bene a me gli integralisti non sono mai piaciuti in nessun genere ne in campo religioso e tanto meno in quello motociclistico , quelli che dividono il mondo e bianco o nero sono persone di cui spesso diffido ...perchè tendono a estremizzare le loro idee diventando intransigenti .
In ogni cosa esistono diverse gradazioni di girgio e per avere una visione completa ed esatta bisogna volgere lo sguardo anche verso quelle gradazioni di colore .
Evabbé, cos'é allora? Un bobber? Un chopper? Un digger? Perchè a questo punto dire che è solo una "Special" non significa proprio nulla.
ReplyDeleteAllora se monta gomme tubeless, non è una Café Racer. Se ha la batteria, nemmeno. Se è arancione, neppure... Brutta roba il fondamentalismo...
Se interessa, dico la mia:
ReplyDeleteCafè Racer è una moto che ha come punti di forza leggerezza efficacia nella guida, semimanubri e pedane arretrate non esasperati e un'estetica elegante e tendente al minimale ma con qualche vezzo nelle finiture.
A questo punto, secondo la mia maniera di pensare, è più cafè racer una realizzazione moderna con freni a disco.. che sono più pratici ed efficaci. Fare adesso una moto con i freni di 50 anni fa, secondo me, non è cafè racer: è vintage replica.
Le millemila cafè fatte con le vecchie honda cb750four non sono cafè, secondo me.. ma solo perchè pesano 250 chili e hanno un telaio ballerino e 4 cilindri in linea, non perchè sono di origine jappo.
Ecco, quelle sono special. Per fortuna, oltre a fruitori e commentatori con gusti diversi, ci sono realizzatori con gusti diversi.. A ognuno il suo.
Ecco un altro punto di vista che sposta la discussione verso la filosofia di lavoro e non sui pezzi singoli da utilizzare...interessante
ReplyDeleteSe posso esprimere la mia opinione,
ReplyDeleteuna café racer dovrebbe essere costruita quasi interamente a mano, realizzando più pezzi possibili, senza limitarsi sempre e solo al solito codino per esempio. Mentre mi sembra che ultimamente ci siano sempre più preparatori che fanno un ottimo lavoro di assemblaggio, ci aggiungono una bella colorazione e basta...
Mmmmhhh... Interessante. Quindi, vediamo se ho capito: leggere, mezzimanubri, quanto più artigianali possibili. Questi criteri sono sufficientemente oggettivi. Tuttavia "un'estetica elegante" e "qualche vezzo nelle finiture" fanno ricadere il tutto nel vago, perchè sia "elegante" che "vezzo" hanno un tenore soggettivo totale. Se devo catalogare qualcosa, lo devo fare su aspetti incontestabili, no?
ReplyDeleteArtigianalità : la Thruxton attuale (di serie), è Café o no? Se no, cos'é? La Xl Café Racer del '79 (di serie), é Café o no? Idem. A meno che si dica: lo sono solo le Dresda. Allora alzo le mani.
Ma anche negli anni 60 i ton up boys non facevaqno altro che montare parti speciali allestite da qualche preparatore oppura pezzi di altre moto creando un mix perfetto.
ReplyDeleteQuindi il discorso sull'artiginalità non regge
Nicodanger13:
ReplyDeleteAnche secondo me le 4 cilindri non possono essere cafèracer.Neanche le 3 cilindri, credo ma forse si può fare uno strappo alla regola per quel motore generoso e non troppo ingombrante anche se urla un pò troppo modernamente. Perchè è davvero particolare e, comunque, è triumph. Ma comunque il bicilindrico è la morte sua e non ci sono lazzi!!!
Infatti sono bellissime alcune cafè viste in questo sito con il motore sporster (o S&S della buell).
Insomma le cafèracer sono leggere anche esteticamente e delle bestiole da combaattimento nel misto dove vince la cilcistica e non i cavalli.