Lo Spencer Evo è una moto che incarna perfettamente lo spirito delle superbike degli anni '80, un'epoca in cui le moto da produzione si avvicinavano sempre più alle macchine da corsa, spingendo i limiti dell'innovazione.
Negli anni '80, le moto come questa erano considerate delle vere e proprie superbike, simboli di potenza e tecnologia all’avanguardia. Le competizioni AMA Superbike, con i loro budget quasi illimitati, hanno visto un'evoluzione straordinaria delle moto da strada, che si avvicinavano sempre più nelle prestazioni e nell'estetica alle moto da gara. Questo ha fatto sì che le superbike di quell'epoca fossero desiderate non solo per la loro bellezza, ma anche per il fatto che erano molto simili, se non identiche, alle versioni da corsa originali, che rappresentavano il massimo della performance.
Lo Spencer Evo è una special che parte da una Honda CB1100F, un modello leggendario che ha segnato un'epoca nel mondo delle moto negli anni '80. La CB1100F, conosciuta per le sue prestazioni e il suo design audace, rappresentava una delle migliori superbike dell'epoca, ed è proprio da questo modello che lo Spencer Evo trae la sua ispirazione.
La Honda CB1100F era una moto che combinava potenza e stabilità, con un motore quattro cilindri in linea da 1062cc, e una ciclistica molto avanzata per quei tempi. La sua capacità di adattarsi alle modifiche e la sua versatilità nelle corse e nell'uso su strada la rendevano un sogno per gli appassionati delle superbike.
Lo Spencer Evo non è una replica della CB1100F, ma piuttosto un'interpretazione moderna e personalizzata, con un mix di elementi che rendono omaggio a quella macchina iconica, tra cui il motore Suzuki, i componenti su misura e l’attenzione ai dettagli tipica delle moto da competizione dell'epoca. La special è quindi una versione evoluta che porta nel presente il fascino e la potenza della Honda CB1100F, ma con un tocco di innovazione e personalizzazione che la distingue come una moto unica.

L’Evo si ispira proprio a quel periodo d’oro delle corse, quando le modifiche alle moto di serie erano audaci e spingevano al limite le regole del gioco. La moto non è una replica diretta, ma un’interpretazione moderna di quella passione e ingegneria che hanno reso le superbike anni '80 così ambite. Le modifiche che hanno trasformato il motore della Suzuki GSF1200 Bandit in un mostro di prestazioni, insieme alla scelta dei componenti esclusivi come le ruote in magnesio e i freni Spondon, rendono l'Evo una macchina che si avvicina molto alle moto da corsa di quell'epoca.
Le superbike anni '80 non erano solo mezzi di trasporto, ma vere icone del design e della tecnologia, ricercate da chi voleva un pezzo di quella magia che solo le moto da gara sapevano offrire. L’Evo, pur non essendo una moto da corsa ufficiale, incarna lo stesso spirito di quelle superbike leggendarie, che sono state un sogno per tanti appassionati dell'epoca e che oggi continuano a vivere attraverso moto come questa.
Lo Spencer Evo è una moto che ha avuto un impatto profondo su chi l’ha vista, diventando un simbolo di passione e perfezione nel mondo delle motociclette. In un percorso di oltre quindici anni nel settore, tra modelli unici e macchine da corsa, è questa moto a lasciare il segno più grande. Non si tratta di una MotoGP ufficiale, ma per chi l’ha progettata, è stata realizzata con lo stesso livello di cura e attenzione. La sua bellezza risiede nella combinazione perfetta di fascino e accessibilità.

Il telaio e il forcellone dell’Evo sono stati creati su misura, utilizzando alluminio aerospaziale 7030, con saldature di precisione e un processo che riflette un alto standard artigianale. Il telaio è stato anodizzato di nero, rendendo l’estetica secondaria rispetto alla funzionalità, segno che chi ha creato questa moto lo ha fatto per sé, non per cercare l’ammirazione pubblica. La moto è costruita con materiali di altissima qualità, come viti e bulloni in titanio, che da soli hanno un costo notevole.
Tuttavia, l’Evo non è una replica, ma un’interpretazione personale: il motore proviene da una Suzuki GSF1200 Bandit, un motore 1157cc che, pur essendo stato modificato, non ha subito interventi estremi. Le ruote in magnesio, i freni Spondon e l’elettronica di alta classe MoTeC sono solo alcuni degli elementi che definiscono la qualità assoluta di questa moto
I carburatori Yoshimura Mikuni TMR-MJN, importati direttamente dal Giappone, sono senza filtri e sono notoriamente costosi.
Si tratta di un progetto non destinato a competere in pista, ma frutto di una passione ossessiva per la meccanica.
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