Un BMW K 100 che mantiene la sua natura di moto stradale e anzi viene esaltata? Ormai quasi un rarità visto che tutte si sono trasformate in improbabili scrambler nelle mani di fantomatici preparatori.
Il giapponese Koichi Fujita, deus ex machina di An-Bu ha invece aggiunto cattiveria a una moto che era stata progettata per macinare kilometri senza nessuna velleità .
Ha spogliato della carenatura originale per poi adottare un un cupolino e un sella monoposto.
Il cupolino presente il classico faro asimmetrico (ormai marchio di fabbrica di An-Bu) e al suo interno la strumentazione con annesso termometro digitale per monitore il motore.
Il piccolo codino monoposto ha integrato le frecce e il piccolo faro della luce posteriore.
Degno di nota il nuovo sistema di scarico con i collettori che corrono aderenti al motore per poi finire in un singolo elemento, il tutto con saldature a vista.
Molto curati sono i dettagli, il lavoro si è mosso nella direzione di migliore il materiale standard con l'aggiunta di parti speciali per migliore il rendimento, invece che sostituire in maniera radicale, come si può vedere nell'impianto frenate.
Il colore nero con perfili rende la moto molto elegante.
Se da tutto questo lavoro devo trovare un difetto lo posso identificare nella parte posteriore del telaio che lascia un spazio vuoto al di sotto della sella
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